Le malattie infettive

Prima di parlare delle malattie infettive, bisogna innanzitutto iniziare dal concetto di igiene:

La parola igiene deriva dal greco e significa “buona salute”.

L’igiene è quella branca di medicina che mira alla tutela della salute collettiva e individuale mediante la prevenzione. 

Vengono riconosciuti due concetti principali di igiene:

  • Igiene personale: indica una serie di regole e di comportamenti che ognuno di noi deve adottare se vuole salvaguardare il proprio stato di salute.
  • Igiene collettiva: indica una serie di regole e di provvedimenti (leggi dello Stato) rivolti alla collettività, indispensabili per prevenire le malattie infettive e sociali e per controllare e migliorare le condizioni dell’ambiente che ci circonda.

 L’igiene non è solo pulizia ma consiste anche, in una serie di provvedimenti, accorgimenti e di comportamenti sociali e personali che hanno come finalità il raggiungimento e il mantenimento nel tempo dello stato di salute, prevenendo cosi lo stato di malattia. 

La tutela dello stato di salute dipende da molti fattori: sanitari, epidemiologici, economici, sociali, culturali, ambientali ed individuali. 

Quindi la tutela della salute deve essere il risultato di una collaborazione tra epidemiologia (branca dell’igiene che si occupa delle modalità d’insorgenza, di diffusione e di frequenza delle malattie in rapporto alle condizioni dell’organismo dell’ambiente e della popolazione), la sanità pubblica (che abbraccia la prevenzione ed il controllo dell’ambiente) e medicina preventiva (che si occupa della prevenzione del singolo individuo). 

Conoscere la frequenza e la modalità di diffusione delle malattie è essenziale per poter effettuare misure efficaci di prevenzione. 

Sono gli agenti biologici (qualsiasi virus, batterio o altro microrganismo capace di provocare infezioni, allergie o intossicazioni) a determinare l’insorgere della malattia. 

Gli agenti biologici si differenziano tra loro sia per le caratteristiche che per la loro pericolosità:

  • Infettività: è la capacità di un agente biologico di infettare un ospite;
  • Patogenicità: è la capacità di un agente biologico di causare malattia;
  • Virulenza: è il grado di patogenicità di un agente infettivo.

Gli agenti biologici o microrganismi sono esseri viventi microscopici cioè talmente piccoli che li possiamo osservare e studiare solo attraverso strumenti particolari come il microscopio (ottico ed elettronico).

I microrganismi vivono su di noi, dentro di noi e sono molto diffusi nell’ambiente che ci circonda (aria, acqua, suolo ecc.), la maggior parte di essi è non solo innocua ma addirittura utile per l’uomo come ad esempio la flora intestinale, altri invece sono pericolosi. 

Questi sono detti microrganismi patogeni (dal greco malattia) sono i responsabili delle malattie infettive. 

Sono patogeni:

  • Virus (dal latino veleno), sono cosi piccoli da essere visibili solo con il microscopio elettronico.

Non hanno capacità di vita propria infatti per vivere e riprodursi hanno bisogno di una struttura più complessa, la cellula, della quale prendono possesso. 

I virus se esposti a temperature intorno ai 60°C per un periodo sufficientemente lungo non sopravvivono. 

I disinfettanti più diffusi ed attivi contro i virus sono: cloro, ipocloriti, formaldeide;

  • Batteri, sono più grandi dei virus e visibili al microscopio ottico inoltre a differenza dei virus hanno capacità di vita propria e la loro sopravvivenza all’interno dell’organismo che li ospita è indipendente dalla cellula.

I batteri crescono bene ad una temperatura di 37°C a temperature più basse rallentano la loro moltiplicazione e al di sotto dei 10°C la loro riproduzione si ferma. 

I batteri sono in grado di provvedere in modo autonomo al loro nutrimento;

  • Miceti o funghi, sono più grandi e con una struttura più articolata dei batteri, sono molto difficili da annientare una volta insediati, sono però poche le tipologie di miceti in grado di provocare malattie nell’uomo;
  • Protozoi (dal greco primi animali), sono organismi monocellulari più grandi dei batteri e visibili al microscopio ottico, vivono preferibilmente in ambienti liquidi come mare, acqua dolce, terreno umido ecc.

Tutti gli agenti patogeni hanno bisogno di una certa percentuale di umidità al di sotto o al di sopra della quale ne è inibito lo sviluppo. 

Alcuni agenti patogeni vivono bene solo in presenza di ossigeno (aerobi) altri invece vivono bene in assenza di ossigeno (anaerobi).

I microrganismi, per dare luogo a un’infezione non solo devono stabilirsi in un ospite e riprodursi ma devono anche essere trasmessi questo avviene attraverso la catena dell’infezione che è composta da: serbatoio, ospite, vettori e i veicoli. 

I serbatoi più significativi sono l’uomo e gli animali. 

Gli agenti patogeni capaci di provocare malattia entrano in contatto con l’ospite attraverso le vie di penetrazione che poi in genere coincidono con le vie di eliminazione e sono:

  • Vie respiratorie (saliva, espettorato);
  • Via ematica (sangue);
  • Via digerente (alcuni agenti possono entrare attraverso gli alimenti);
  • Via intestinale (feci);
  • Via urinaria (urine);
  • Via genitale (secrezioni genitali);
  • Via congiuntivale (lacrime);
  • Via cutanea (pelle).

I veicoli invece sono rappresentati da aria, acqua, suolo, alimenti e le mani (considerato il principale veicolo di infezione).

La trasmissione dei microrganismi può essere:

  • Trasmissione diretta: trasferimento di un agente patogeno da un serbatoio ad un ospite attraverso il contatto diretto o la diffusione di droplet;
  • Trasmissione indiretta: trasmissione di un agente patogeno da un serbatoio ad un ospite attraverso un intermediario vettore o veicolo e particelle sospese in aria;
  • Trasmissione per droplet: trasmissione diretta di un agente patogeno da un serbatoio ad un ospite attraverso la diffusione di goccioline;
  • Trasmissione per via aerea: trasmissione di infezione attraverso la diffusione per via aerea di nuclei di droplet inalati da un ospite suscettibile.

La conoscenza dei microrganismi ha consentito agli esperti di definire le strategie da adottare per impedire o limitare la diffusione di malattie infettive. 

Ecco le norme ed i provvedimenti che si devono adottare per la difesa di malattie infettive:

  • Profilassi diretta: denuncia o notifica della malattia infettiva, isolamento, disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione;
  • Profilassi indiretta: ha lo scopo di intervenire sulla situazione igienico-sanitaria dell’ambiente;
  • Profilassi specifica: il suo obiettivo è quello di creare le condizioni affinché l’organismo possa tutelarsi dai microrganismi capaci di provocare la malattia.

La prevenzione del singolo sarà la salvezza della collettività.