L’origine del vaiolo delle scimmie ancora non è nota, ma si ritiene che sia trasmesso attraverso dei piccoli roditori che vivono nelle foreste pluviali africane.
Nonostante il nome, il virus del vaiolo delle scimmie non vive nelle scimmie.
Anche se ultimamente i casi sono in aumento in Africa e alcuni casi sono stati segnalati anche in Europa, il vaiolo delle scimmie è una malattia rara.
Le motivazioni dietro questo aumento di casi possono essere molte e anche correlate tra loro, tra le due principali si possono denotare:
- Lo spostamento degli abitanti da aree in cui vivono gli animali che possono essere portatori del virus;
- L’interruzione della somministrazione del vaccino contro il vaiolo umano, che contribuiva anche a proteggere dal vaiolo delle scimmie.
Il vaiolo delle scimmie, presumibilmente, si trasmette attraverso il contatto con i liquidi corporei degli animali infetti.
Per esempio, qualora un’animale infetto morda una persona o anche con la semplice esalazione delle goccioline disperse nell’aria e che contengono il virus.
Attualmente, sembra che la trasmissione del virus tra persona e persona sia meno comune.
Il vaiolo delle scimmie generalmente si manifesta maggiormente sui bambini.
Sintomatologia
I sintomi del vaiolo delle scimmie sono simili a quelli del vaiolo umano.
La malattia ha un esordio in cui il paziente presenta febbre, brividi, cefalea, mal di schiena e dolori muscolari, un estremo affaticamento e, a differenza del vaiolo umano, un rilevante edema ai linfonodi.
Tra 1 e 3 giorni dopo la comparsa della febbre, nel paziente affetto da vaiolo delle scimmie si manifesta una evidente eruzione cutanea che inizia sul viso e prosegue diffondendosi in altre parti del corpo, compresi i palmi delle mani e le piante dei piedi.
Così come nei casi di vaiolo umano, l’eruzione cutanea del vaiolo delle scimmie insorge come macchie piane di colore rosso.
In seguito, queste macchie, si trasformano in vescicole purulente, che dopo diversi giorni mutano in croste.
Il vaiolo delle scimmie può far aumentare le probabilità di sviluppare altre infezioni, come infezioni batteriche della pelle o alle vie polmonari.
Solitamente, il vaiolo delle scimmie è più lieve di quello umano, ma può comunque essere mortale.
Il decorso della malattia è indicato generalmente tra le 2 e le 4 settimane.
Diagnosi
Per diagnosticare il vaiolo delle scimmie può essere necessario:
- Inviare campioni di tessuto infetto in laboratorio, affinché il virus venga sottoposto a coltura ed analisi;
- Analisi del sangue per verificare l’eventuale presenza di anticorpi contro il vaiolo delle scimmie;
- Esame microscopico di un campione di tessuto infetto;
- Identificazione del DNA del virus presente nel tessuto infetto.
Attualmente viene utilizzato il vaccino JYNNEOS sia per la prevenzione del vaiolo imano che quello delle scimmie, in quanto secondo le ricerche svolte nel corso degli anni sembra che questo vaccino sia efficace almeno all’85% nella prevenzione del vaiolo delle scimmie.
Questo grazie al fatto che il vaiolo umano e quello delle scimmie hanno molti punti in comune.
I trattamenti oggi presenti per la cura del vaiolo delle scimmie sono volti soprattutto ad alleviare i sintomi.
Attualmente non esiste un trattamento sicuro e convalidato per l’infezione di questo virus.