Disfagia: i segnali da non sottovalutare

La disfagia è un problema che può causare anche gravi danni alla salute, pertanto è fondamentale per un operatore sociosanitario o per chiunque si occupa di assistenza, riconoscerla il più precocemente possibile.

Capire se la difficoltà nel deglutire cibo e/o bevande sia accidentale o sia il sintomo di una vera e propria disfagia non è sempre semplice e rimane comunque compito di uno specialista.

Ma la presenza di uno o più dei seguenti segnali, durante o appena dopo i pasti, ci può aiutare a capire quando è il caso di rivolgersi ad un medico.

I segnali della disfagia

Ecco l’elenco dei segnali ai quali bisogna prestare attenzione e che possono indicare l’insorgenza di problemi di disfagia:

  • Catarro: presenza immotivata di catarro.
  • Salivazione: casi di scialorrea (aumento della salivazione).
  • Secrezioni orali: difficoltà di gestione delle secrezioni orali (fuoriuscita di saliva dalla bocca).
  • Respirazione: Cambiamenti nel ritmo respiratorio.
  • Naso: fuoriuscita di cibo o liquidi dal naso.
  • Blocco in gola: sensazione che il cibo resti bloccato in gola.
  • Dimagrimento: perdita di peso senza cause apparenti.
  • Tosse riflessa: Comparsa frequente di tosse involontario durante o dopo (solitamente 2-3 minuti) la deglutizione di un boccone di cibo o l’ingestione di un liquido.
  • Abitudini alimentari: cambiamento progressivo delle abitudini alimentari.
  • Deglutizione dolorosa: fastidio o dolore associato alla fase deglutitoria.
  • Disidratazione: eventuale perdita di peso associata alla disidratazione.
  • Voce gorgogliante: comparsa di voce gorgogliante dopo la deglutizione.
  • Problemi polmonari: presenza di infezioni respiratorie frequenti.
  • Durata del pasto: aumento del tempo di masticazione e deglutizione.
  • Febbre: comparsa di febbre anche se non elevata (37,5-38°C) senza evidenti cause.