Le scarpe da lavoro per l’operatore socio-sanitario

Vediamo le caratteristiche principali delle scarpe da lavoro dell'operatore socio sanitario.

Le scarpe da lavoro per l’operatore socio-sanitario

Le scarpe da lavoro rappresentano uno dei DPI (dispositivi di protezione individuale) per l’operatore sociosanitario.

Tutti abbiamo presente i classici zoccoli sanitari bianchi con fondo in legno ma negli ultimi anni le scarpe da lavoro sanitarie sono diventate sempre più leggere, comode e colorate.

I materiali ultraleggeri garantiscono un adeguato confort anche dopo tante ore di lavoro e inoltre rispettano gli standard di sicurezza previsti dalla legge.

I requisiti per le calzature professionali per gli Oss devono essere:

  • Leggeri: Devono essere leggeri per poter garantire un buon confort nei lunghi turni di lavoro, un paio di zoccoli sanitari solitamente ha un peso di circa 200 grammi.
  • Anatomici: Devono rispettare la forma del piede.
  • Anti-shock: Devono assimilare la massima energia nella zona del tallone.
  • Traspiranti: i fori devono essere posizionati lateralmente (è preferibile scegliere delle calzature non forate superiormente in quanto liquidi biologici potrebbero finire all’interno della scarpa) e permettere una buona areazione (per evitare una sudorazione eccessiva del piede) ed evitare di liquidi.
  • Antistatici: Devono impedire l’accumulo di cariche elettriche anche dopo molti lavaggi.
  • Anti-scivolamento: La suola deve essere progettata appositamente per eliminare o ridurre il rischio di scivolamento.
  • Lavabili: Devono essere lavabili con detersivi normali e con una temperatura fino a 50° ed inoltre devono essere resistenti alle sterilizzazioni UV e agli agenti chimici.
  • Antimuffa, antibatterici e antifungici.

Gli zoccoli sanitari sono disponibile in varie misure e colori e ad oggi non esiste una regola o una normativa apposita che ne regolamenta le caratteristiche o il colore pertanto la scelta è a discrezione dell’azienda o dell’operatore.